L’Urban Air Mobility (UAM) rappresenta una delle principali milestone nell’ambizioso e ormai indifferibile percorso verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti e la riduzione della congestione stradale nelle città, attualmente possibile grazie alla rapida evoluzione tecnologica nei settori coinvolti (propulsione elettrica, guida autonoma, geolocalizzazione, etc.).
Oggi, più di 4 miliardi di persone – oltre la metà della popolazione mondiale – vivono nelle città, che generano più dell’80% del PIL e rappresentano il motore della crescita economica. Il continuo aumento del traffico stradale nelle aree urbane, dovuto alla necessità di soddisfare le crescenti esigenze di mobilità di persone e beni, richiede soluzioni innovative e modi di trasporto alternativi che siano sicuri, rapidi, efficienti ed in grado di accompagnare in modo sostenibile la crescita economica delle città.
UAM è un’opportunità per mitigare gli impatti negativi dell’urbanizzazione e rappresenta una concreta alternativa al trasporto di superficie, anche come nuova modalità di collegamento tra le città e gli aeroporti.
Per tale motivo, al fine di accompagnare lo sviluppo degli aeroporti di Milano in un’ottica di sostenibilità ambientale e di “seamless passenger experience”, SEA partecipa attivamente al processo di innovazione ed evoluzione tecnologica di UAM e si propone come “early mover” per affrontarne le sfide.
L’ambizione di SEA è quella di contribuire allo sviluppo della Urban Air Mobility attraverso la creazione un network di vertiporti in Italia a partire da Milano e dalla Lombardia, in coerenza con le indicazioni del Piano Strategico Nazionale 2021-2030 di ENAC, che prevede la realizzazione di vertiporti anche nell’area di Milano. L’obiettivo è quello di garantire l’operatività dei servizi UAM entro i giochi olimpici invernali di Milano – Cortina del 2026.
I servizi UAM rappresenteranno una nuova modalità sostenibile di accesso agli aeroporti milanesi, in ottica di integrazione ed intermodalità con i modi di trasporto di superficie esistenti. Ciò potrà favorire l’interconnessione tra i sistemi di mobilità e le tecnologie digitali, secondo il paradigma MaaS, e offrire al passeggero un’esperienza di viaggio fluida, veloce e di alta qualità.